Riportiamo di seguito la bella intervista al presidente Giorgio Borchi realizzata da Francesco Querusti (@querusti) e pubblicata sulle pagine fiorentine del quotidiano La Nazione in edicola questa mattina.
Presidente Borchi che effetto fa passare dal campo di ‘Bibe’ al magnifico stadio Buozzi con il terreno di gioco in erba sintetica?
«Bibe è la storia del Porta Romana, che nessuno vuole scordare. Lo stadio delle Due Strade è il presente e più che altro il futuro…»
Bella fortuna che la Figc-Lnd abbia rifatto il manto quando il Porta Romana si è aggiudicato il bando di gara.
«Guardi che la fortuna — precisa Borchi — è benevola con chi si è sempre comportato bene. Vale nella vita, nel lavoro e nello sport. Il Porta Romana dal 1964 ad oggi ha mantenuto un profilo serio e non ha mai fatto passi più lunghi della gamba. Oggi, penso e spero, che siamo stati premiati per quello che abbiamo seminato negli anni. Certo che non possiamo che ringraziare la Lega Dilettanti e il Comitato Toscano per lo straordinario lavoro svolto. Da parte nostra ci applichiamo tutti i giorni per onorare l’impegno di mantenere l’impianto ad alto livello. Poi le assicuro che sono onori, ma anche oneri perché il Porta Romana dopo avere vinto il bando di gara per l’assegnazione dello stadio Buozzi ha sottoscritto con il Comune di Firenze di intervenire sull’impianto stesso, da qui ai prossimi anni, per migliorare e ristrutturare sia le strutture che i locali. Senza considerare le tante cose che abbiamo già realizzato».
Che programmi ha il Cs Porta Romana?
«Se fino all’anno scorso potevamo solo esprimere la prima squadra e gli juniores, da quest’anno con i nuovi campi sintetici a disposizione, abbiamo potuto già mettere su la squadra categoria Allievi e inaugurare la ‘Scuola Calcio’ che tutt’ora è aperta per qualsiasi bambino nato dal 2001 al 2008. Telefonando nel pomeriggio al 0552047654 si possono avere informazioni sulla Scuola calcio e su tutte le nostre attività».
Come sta andando la squadra nel campionato di Eccellenza?
«Siamo molto orgogliosi che il Cs Porta Romana sia la seconda squadra di Firenze, dopo la Fiorentina. E’ una squadra formata da ottimi giocatori che ancora, però, non hanno saputo esprimere il loro potenziale. Siamo però sicuri che prestissimo i risultati arriveranno. Non ci poniamo limiti…»
Che rapporti avete con gli altri club fiorentini?
«Ottimi. Già adesso i nostri campi sono a disposizione di alcune società per fare allenare loro formazioni, così come avviene con alcune squadre giovanili della Fiorentina. Inoltre la Rondinella, che partecipa al campionato di Terza categoria, gioca su questo campo le partite casalinghe. Evviva la sana competizione sportiva ma, nello sport, è altrettanto importante la collaborazione. Questa è la nostra filosofia. Quando vediamo che qualcuno non la pensa così però prendiamo le distanze».
Sogno nel cassetto?
«Che lo ‘Stadio delle Due Strade’ possa diventare un centro di aggregazione e di ritrovo per l’Oltrarno e per Firenze, per giovani e meno giovani, dove sport e relax si possano amalgamare al meglio. L’ambiente è accogliente, lo stadio ed i campi bellissimi, immerso nel verde e a cinque minuti da Porta Romana. Tutti ingredienti perché la speranza si trasformi presto in realtà».