Firenze, 15 dicembre 2013 – Al termine della partita contro il Calenzano, mister Guarducci ha rilasciato le seguenti dichiarazioni al sito ufficiale della società: «Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, il Calenzano veniva da una sconfitta interna contro il Chiusi, ma è una squadra che nell’ultimo mese e mezzo è stata capace di vincere contro San Donato Tavarnelle e Castelnuovese e di pareggiare a Figline. Nel primo tempo abbiamo tenuto in mano il pallino del gioco, ma non siamo riusciti a concretizzare, in certe situazioni c’è stata troppa frenesia, i ragazzi sentivano l’importanza della gara. Nella ripresa la squadra ha giocato con più tranquillità e sono arrivati anche i gol, con Conti e Fedi. Direi una vittoria ampiamente meritata, peccato solo per la rete subita che ci ha costretti ad un surplus di sofferenza nel finale, ne avremmo fatto volentieri a meno ma ormai purtroppo ci siamo abituati.
E’ stata una giornata con tanti pareggi, il campionato si conferma equilibrato e complicato per tutti. Si chiude il girone di andata, siamo a due punti dalla sestultima ma a cinque dal terzo posto e dalla zona play-off, è tutto ancora da giocare. Se riuscissimo a confermare il nostro andamento casalingo ed a migliorare il nostro rendimento esterno, allora ci potrebbe stare di tutto. Allo stesso tempo, in un campionato così incerto, dove basta un passaggio a vuoto per ritrovarsi dalle stelle alle stalle, bisogna stare sempre sul pezzo, non abbassare mai la guardia. Nel prossimo mese abbiamo 3 partite in casa su 4, tocca a noi sfruttare il calendario e dare una svolta al nostro campionato. Non sarà facile, già domenica troveremo una Bucinese che vola sulle ali dell’entusiasmo, prima in classifica e in finale di Coppa Italia, da neopromossa. Per ottenere un risultato positivo servirà una prestazione super.
Il mercato? Stiamo lavorando insieme alla società, ci sono alcune trattative aperte che speriamo di concretizzare nei prossimi giorni. Alicontri? Ha chiesto di andare via, abbiamo scelto di accontentare il ragazzo che desiderava fare un’esperienza diversa. Sappiamo come sostituirlo…»