Firenze, 19 dicembre 2013 – Intervista a Massimo Pieri, responsabile della scuola calcio del C.S. Porta Romana: «Questo per noi è l’anno 0, quando abbiamo dato il via al progetto ancora non avevamo a disposizione un campo di gioco. E’ stata una difficoltà non da poco non poter mostrare le attrezzature alle famiglie; nonostante tutto però, insieme agli istruttori Maurizio Pieri e Guido Macherelli siamo riusciti a coinvolgere ben 20 bambini, di tutte le età ma con una prevalenza di nati nel 2006. Questa è la base da cui partire, in primavera avremo modo di rivolgerci alle scuole del nostro quartiere grazie ad un progetto condiviso con la Federazione ed in estate i bambini potranno conoscere e provare il nostro impianto di gioco alle Due Strade…
I nostri istruttori sono prima di tutto degli educatori. La nostra scuola calcio vuole essere uno spazio sano, dove si vive il calcio senza esasperazioni, direi come negli anni ’70, senza creste nei capelli o altre mode diffuse dalla televisione, un ambiente dove prima di tutto viene il dialogo, il confronto, il rapporto umano, tutti valori che da sempre ispirano la dirigenza del Porta Romana. Al campo si viene per rincorrere un pallone, ma si impara anche ad avere rispetto e cura delle strutture, dell’abbigliamento, delle scarpe da calcio…
Siamo soddisfatti perché in pochi mesi si è creato un bellissimo rapporto tra istruttori e bambini. Con le famiglie poi c’è un bel dialogo, fermo restando che nell’ora e mezzo di allenamento i genitori non devono interferire con gli istruttori…
I nostri obiettivi? Nessuno di noi pensa di tirare fuori i nuovi Messi, Batistuta o Antognoni, sarà l’età a dire quando sarà arrivato il momento dell’agonismo, delle vittorie e delle sconfitte, per il momento l’importante è che i bambini giochino e si divertano…»