«Il Top 11? Non ho votato per nessuno – dice il presidente Giorgio Borchi – perché se fosse possibile darei il premio a tutti i ragazzi che in questi 50 anni hanno vestito i nostri colori. E’ stata una serata emozionante, mi ha fatto un immenso piacere rivedere ragazzi che a distanza di 20 o 30 anni dimostrano ancora un grande senso di appartenenza».
«Ringrazio gli amici del Porta Romana per l’invito – commenta Francesca Fanfani, nipote di Piero Marzoppini – mio zio non c’è più da quasi venti anni, bello vedere che gli sportivi lo ricordino ancora con tanto affetto, significa che ha lasciato una traccia importante in questa associazione sportiva. Il Porta Romana del resto è una tradizione di famiglia, che oggi continua grazie a mio fratello Alberto».
«Ringrazio tutti di cuore per questa serata – dice Vincenzo Pollio – è un ricordo che non cancellerò mai, un grande regalo. Il Porta Romana è stata una delle esperienze più belle della mia vita, una realtà con valori che oggi nello sport si fa fatica a trovare».
«Bellissima iniziativa – commenta Alessandro Gazzereni – che è riuscita a coinvolgere tantissime persone. Ho giocato quasi 20 anni nel Porta Romana, sono contento di aver rivisto tanti amici con cui ho condiviso esperienze calcistiche e di vita».
«Bellissima soddisfazione far parte del Top 11 del Porta Romana – dice Gianni Lanza – ci speravo perché per me il Porta Romana è speciale. I 50 anni sono un punto di partenza e non di arrivo, per una società con un così grande senso di appartenenza nessun traguardo è impossibile!»
«Iniziativa stupenda – commenta Stefano Lacchi – sommando gli anni come giocatore e allenatore ho vissuto 12 anni nel Porta Romana, ho fatto calcio a Bibe e so quanto il Porta Romana sia una società diversa in meglio dalle altre. Bellissimo vedere così tanta gente in questo impianto, adesso si fa calcio vero, un grande in bocca al lupo per il prossimo campionato. Il top 11? Da allenatore penso che sia una squadra un po’ sbilanciata, a centrocampo non correrebbe nessuno, io no di sicuro, non correvo da giovane. Il mio futuro? Dovrei andare alla Sangiustinese…»
«In 50 anni di storia hanno indossato questa maglia tantissimi giocatori – dice Leonardo Mastrantoni – essere scelto tra i top 11 è quindi un grande riconoscimento. Grazie alla società per questa bella iniziativa. Chi corre a centrocampo? Nessuno, a centrocampo si gioca a 1…»
«Top 11? Ci speravo, ma non me lo aspettavo – dice Claudio Terrazzi – anche perché in 50 anni di giocatori ne sono passati tanti. E’ una squadra di capitani, ma per quello che ho vissuto io darei la fascia a Mastrantoni. Stasera abbiamo presentato la nuova squadra, ai nuovi dico che chi gioca deve farlo prima di tutto per l’attaccamento a questi colori, guardate cosa significa vivere questa società…»
«Sono contento di far parte del Top 11 – dice Giacomo Grazzini – un riconoscimento sinceramente inaspettato, penso che sia soprattutto un premio alla lunga militanza. Ho dato tutto come calciatore e poi come dirigente. Forse la mia generazione è stata più capace come dirigente che da giocatore. Top 11 un po’ sbilanciato in avanti? Ma il Porta Romana è una squadra d’attacco, come l’Olanda del ’74…»
«Bellissima festa – dice Marco Dell’Olio, oggi giornalista Sky – complimenti ai dirigenti per quello che con tanti sacrifici hanno saputo fare in questi anni. Non mi aspettavo di far parte del Top 11, ma mi fa veramente tanto piacere, da ragazzo per me il Porta Romana è stato come una seconda famiglia. A Bibe si giocava a calcio, ma soprattutto si insegnavano i valori veri».
«Far parte del Top 11, come unico giocatore ancora in forza al Porta Romana – conclude Gianluca Conti – mi rende orgoglioso e felice, anche perché di attaccanti in 50 anni ne sono passati davvero tanti. E’ stata una bellissima iniziativa, anche se non è facile confrontare epoche diverse, il calcio è cambiato tanto».