Firenze, 8 gennaio 2014 – L’articolo pubblicato sul quotidiano La Nazione a firma di Giovanni Puleri:
Per Lucas Batistuta la lunga attesa è finita. Al minuto 77′ il figlio dell’indimenticabile attaccante argentino Gabriel Omar Batistuta, ha rotto il ghiaccio, facendo il suo esordio nel campionato italiano di calcio. E’ successo martedì, durante la gara di Eccellenza, girone B, che il Porta Romana, seconda squadra di Firenze, ha giocato nel posticipo di Epifania allo stadio Del Buffa di Figline Valdarno, contro i Gialloblu Figline. Il risultato (un pareggio), in questi casi, passa in secondo piano. «E’ un debutto che aspettavo da tempo, perfezionato solo con questo inizio del 2015, grazie all’arrivo dell’autorizzazione internazionale dice Lucas il nulla osta mi ha consentito finalmente di giocare in Italia. Sono molto contento di aver debuttato, mi sono sempre allenato con intensità, sempre pronto per la chiamata che finalmente c’è stata, onorata anche grazie all’aiuto dei miei compagni». Raccontaci come è nata l’idea di giocare nel Porta Romana. «Ho giocato nelle giovanili di Platense, Colon e Boca Unidos. Non ho avuto tante possibilità, così ad agosto sono tornato in Italia. Non sento la pressione, né mi pesano i paragoni con mio padre, anche se rispetto a lui mi mancano i gol. E’ ancora molto amato, una cosa incredibile e inspiegabile. Mi fa piacere che lui mi segua in questa mia nuova avventura, mi dice di metterci il carattere per realizzare i miei sogni». Quali sono i tuoi obiettivi per quest’anno? «Promozione con il Porta Romana (con cui ha esordito domenica scorsa contro il Figline, ndr)». E nel futuro? «Andare alla Fiorentina, più avanti anche giocare nell’Argentina, ma per realizzarlo dovrò giocare in un club importante. Sarebbe un sogno giocare nel Boca. Se mi chiamasse il River dovrei parlarne con mio padre…». Pensi di giocare anche domenica prossima, magari dall’inizio? «Questo non sta a me deciderlo. Io continuo ad allenarmi come ho sempre fatto. Sarà l’allenatore a dire se giocherò anche nella prossima gara casalinga».