Firenze, 26 novembre 2015 – Nuovo incarico per Tommaso Bercigli, che da un paio di settimane affianca i due preparatori dei portieri del Porta Romana Rossano Bastianelli (Prima squadra e Juniores) e Antonio Miccio (Giovanissimi e Scuola Calcio), occupandosi direttamente dei portieri della categoria Allievi.
«Approfitto per ringraziare Bastianelli e la società – dice Bercigli – per questa opportunità, in un momento non semplice per me. Dopo due anni di assenza dai campi da gioco, ho ormai maturato la decisione di smettere di giocare, questo nuovo incarico mi permette di continuare a far parte della famiglia del Porta Romana. Gli ultimi due anni per me sono stati un calvario, ho affrontato due operazioni, la riabilitazione. Quest’estate ero finalmente tornato in gruppo, ho fatto tutta la preparazione e fino a un mese fa mi allenavo con la squadra, in un paio di occasioni sono andato anche in panchina. Poi purtroppo sono subentrate nuove problematiche, psicologicamente è stato un brutto colpo, sarà molto difficile che torni a giocare. Adesso devo pensare prima di tutto a stare bene.
Il mio ruolo di preparatore? Metterò a disposizione tutta la mia esperienza. Da un punto di vista tecnico sono molto esigente, il portiere è un ruolo troppo delicato. I tre portieri che alleno hanno a mio avviso dei margini di miglioramento, sono convinto che insieme possiamo fare un bel lavoro. Per me sarà sicuramente un’esperienza utile, in futuro mi piacerebbe anche intraprendere un percorso da allenatore.
Il momento negativo della Prima Squadra? Le aspettative in estate erano ben altre, siamo tutti delusi per la mancanza di risultati. Ma sono sicuro che i ragazzi ne verranno fuori alla grande, tutti insieme. Il gruppo è sano, i nuovi si sono integrati bene, ci sono valori tecnici e umani importanti…
Parrini e Compagnoni? Due portieri di ottime prospettive, non lo dico tanto per dire. Per l’età che hanno sono tra i migliori portieri della categoria. Dovendo individuare un difetto è che entrambi dovrebbero credere di più nelle loro qualità, in allenamento fanno cose incredibili che a volte non riescono a riportare in partita. Ma a 18-19 anni è normale anche avere degli alti e bassi di rendimento. Il consiglio è di stare più tranquilli possibile, il carattere è fondamentale per un portiere. L’alternanza in porta? Un po’ di sana competizione fa bene, soprattutto a questa età. E poi c’è il discorso quote, uno è un ’96, l’altro un ’97…»