Firenze, 17 dicembre 2015 – Appuntamento speciale con la seguitissima rubrica curata da Giacomo Grazzini “Tutto il calcio minuto più… minuto meno. Il calcio ai tempi di Comunardo Niccolai”. Grazzini ci scrive infatti da Berlino e, prima di commentare la partita contro il Grassina, ci ricorda la storica partita tra Germania Ovest e Germania Est disputata nel 1974:
Il mio viaggio turistico trascorso in questi giorni a Berlino , ovvero , oggi come l’altro ieri , la vera capitale della Germania riunita , mi ha fatto ricordare , con un balzo indietro di circa 40 anni , il Mondiale del ’74 , competizione questa , che fu organizzata dall’ allora Germania dell’ Ovest , e cioè , per intendersi, quello stato che a quell’epoca, era separata dalla confinante Germania dell’Est , da un muro , un muro terribile , mortale , disumano , invalicabile , il muro di Berlino, appunto , posto in una città che , nel dopoguerra , essa stessa , fu perciò tragicamente divisa in due , straziata nell’animo , costretta a convivere con quella ferita, fatta di ferro , cemento , e filo spinato, militari e dobermann , il tutto immerso in una atmosfera rimasta per lungo e troppo tempo , inverosimilmente surreale .
Destino volle , che in quella stessa manifestazione sportiva , partecipò pure , per la prima volta, alle fasi finali , proprio la nazionale della Germania dell’Est , la quale squadra , casualmente, sempre per la prima volta nella storia del calcio mondiale , fu sorteggiata nello stesso girone , dove capitarono, pure , incredibilmente, i “fratelli coltelli ” tedesco occidentali , i quali , come ho già anticipato , erano considerati , per di più , i potenti imbattibili padroni di casa , gli organizzatori ufficiali dell’ evento , insomma la squadra da battere a tutti i costi.
L’ incontro che ebbe luogo al Volksparkstadiom il 22 giugno 1974 , tra le due sorelle ” Germane ” , fu un evento davvero sensazionale, perché carico di quegli infiniti ed irripetibili significati , che non appartenevano solo ad una sfera meramente sportiva , ma che interessarono pure aspetti reconditi , di una natura che sfociava direttamente nel campo sociopolitico sen addirittura in faccende riguardanti direttamente i servizi segreti .
La stretta di mano , in apparenza da “guerra fredda” , scambiata a centrocampo , tra i due capitani tedeschi , quello dell’ Ovest , Franz Beckenbauer , detto il Kaiser, e quello della DDR , Bernd Bransh, sotto lo sguardo vigile dell’arbitro uruguaiano Barreto , fece letteralmente , il giro del mondo , perché , fu questa , la prima volta di una partita ufficiale , disputata tra di loro , le due nazionali con la stessa anagrafe , ma con un orientamento cardinale geografico e politico completamente opposto .
E fu anche quella volta , la prima volta di una stretta di mano , nell’apparenza “fraterna” , tra i due leaders , di due squadre nazionali tedesche , rappresentanti , entrambi, di un popolo , anch’esso , da circa ben 40 anni, tristemente diviso in due , proprio da quel muro , il muro di Berlino, per l’ appunto .
Il macht fu assai combattuto, perché ripeto , c’era in gioco molto di più di una partita di calcio , anche , se la posta in palio , ufficialmente, era pur sempre solo di natura sportiva e l’obiettivo finale , era una vittoria ” mondiale” .
Ebbene , incredibilmente e contro ogni pronostico , prevalse la DDR per 1 a 0 , grazie ad una bellissima rete siglata dell’eroe nazionale , Jurgen Sparwasser , che al 77mo batte’ con uno splendido diagonale il mitico numero uno della squadra allenata da Helmut Shon , e cioè il portiere Sepp Maier , e tutto questo , per la grande e comprovata gioia ed esultanza , anche , di una giovanissima Angela Merkel , cittadina , che a quell’epoca , abitava nella DDR perché residente a Cottbus.
Sparwasser , detto “Sparwi “, proprio lui , siglo ‘ il gran goal della vittoria , lui che era e che rimarrà per sempre il più forte attaccante della DDR di tutti i tempi , elevato dal regime di Honeker , dopo quella prodezza , a nuovo simbolo dello Sport vincente dell’ Est Europeo , contro quello invece capitalista ed “imperfetto” dell’ Ovest .
Una vera e propria lezione di sport e di vita , quel giorno , fu impartita dal sistema sociopolitico comunista in vigore al di là del muro , nei confronti di quel sistema, invece ancora in essere, al di qua del muro .
La DDR con quella vittoria concluse il girone in testa , tra lo stupore generale , davanti , proprio , a quei ” fratelli coltelli ” dell’ Ovest, che giungendo , pur tuttavia , secondi , si qualificarono ugualmente, senza troppi problemi .
La Germania dell’Ovest, comunque , ripartì proprio da quella cocente umiliazione mal patita , per trasformarsi via via , in una squadra ancor più forte e decisa , rispetto a prima , una squadra , cioè , talmente concentrata e arrabbiata , proprio in virtù di quella perduta battaglia ” fraticida” , da rendersi nel proseguo del torneo, la vera protagonista , con una serie interminabile di successi , successi che alla fine la condussero alla vittoria ” mondiale” , riuscendo a sconfiggere in finale, nientemeno che l’Olanda di Cruijff, per 2 a 1 (..con vantaggio iniziale olandese realizzato su rigore da Neeskens e propiziato dallo stesso Cruijff, con pareggio successivo sempre su rigore, siglato da Breitner e goal vittoria finale del bomber “bavarese” Gerd Müller ).
Sparwasser ,da quel giorno in poi , dallo stesso regime elevato , ad eroe nazionale , come esempio di modello vincente da emulare, valido cioè per tutte le generazione presenti e future , proprio lui, dicevo , lo “Sparwi” , nell’ anno 1988, tra lo stupore e la delusione del regime medesimo e dei suoi assertori , fuggì via , verso quella libertà , vigente al di là di quel muro , per raggiungere ed abbracciare, finalmente , nell’ altra Berlino, proprio quella di quei “fratelli” tedeschi , che lui stesso aveva , implacabilmente, battuto ed umiliato , pesantemente, ben 14 anni prima .
Ed ora , io sono proprio qua , laddove nel 1988 Sparwasser coraggiosamente oso’ scappare per sfidare quel suo passato , che fino ad allora lo aveva osannato , proprio la’ , dicevo, laddove , qualche anno dopo , e cioè nel 1990 , in occasione di un altro “mondiale” , quello delle “notti italiane” , quel terribile muro d’ improvviso crollo’ , trascinandosi appresso a se’ tutto il resto , compreso quel suo passato da dimenticare , che , però , da nessuno fu mai più dimenticato .
E dopo aver riportato alla luce un frammento di storia e cioè quella della Germania divisa , passiamo finalmente a narrarVi le fasi salienti della partita odierna , partita disputata dal nostro Porta Romana in casa , contro la temibile neopromossa Grassina , squadra che quest’anno è riuscita a partire sin da subito con il piede giusto in campionato , e che è riuscita , pure , successivamente a mantenere tale ritmo , andamento , tra l’ altro , certamente confermato dalla loro posizione in classifica in ascesa , con un punteggio provvisorio che di settimana settimana, sorprendentemente si in ..Grassina a vista d’occhio sempre di più .
Dopo un inizio senza scossoni, la prima scintilla del macht , però , parte invece dal piede del nostro Fossati, che alla mezz’ora con un bel tiro su punizione , manca veramente di un niente , quel vantaggio , in grado di creare tra noi e loro un piccolo .. Fossati iniziale , tanto duro poi da superare .
Subito , dopo , però , è il solito attaccante rosso e verde ..Lava , un vero .. Vulcano ..esplosivo nelle sue conclusioni sotto rete , che col suo piedino ..incandescente , anche lui , su punizione , ” magma mia ! ” , sfiora il bersaglio grosso , con Parrini che assiste basito , alla conclusione calibrata , finita di poco fuori dallo ..specchio che .. riflette , per un attimo , tutto il nostro stato d’ animo ” da pericolo scampato ” .
A conclusione del primo tempo, il Grassina si ..Vestri , ancora una volta da vero protagonista , riversandosi con .. Lava in area di rigore , il quale ben servito da una .. Aperuta del loro estroso trequartista , scarica di destro un bel tiro al volo siglando il goal del vantaggio a favore dei rossi verdi , il quale vantaggio a poco minuti dall’ intervallo , per loro , potrebbe diventar certamente ” tutto ..Grassina che cola” , e per noi invece , vederci aprire sotto i piedi , un .. Cratere di ..Lava , duro e profondo assai da risalire .
Ma non è’ finita qui , perché a tempo quasi a tempo scaduto il regista .. Castellani ( ..questa volta senza .. Pipolo , però .. ) , con una conclusione dalla distanza , impegna severamente il nostro numero uno Parrini , che devia con un bel intervento plastico in calcio d’angolo .
L’ ..Aperuta della ripresa , stavolta si apre , però , con una grande opportunità per la nostra squadra, allorquando il direttore di gara sentenzia per i nostri , un rigore netto, per fallo provocato da Muscas , fallo da ultimo uomo , con il portiere loro , che conseguentemente si .. Muscas di un bel cartellino rosso , sanzione , quest’ultima , che costringerà così la squadra rosso verde a proseguire il resto della gara in inferiorità numerica .
Il nostro ..Carfora, a questo punto , sente ..profumo di goal e così si occupa personalmente della massima punizione , realizzando con sicurezza e precisione il pareggio , che diventa , perciò , vera …Canfora per i nostri muscoli e per le nostre aspirazioni conclusive .
Ed invece il proseguimento dell’ incontro dimostra esattamente il contrario , con ..Aperuta che cerca di ..pungere , ancora una volta, la nostra difesa , con una bella ed insidiosa conclusione in contropiede , che finisce la propria corsa , per fortuna nostra , fuori di poco .
Anche il nostro Santini , da parte sua , fa un tentativo al 15 mo della ripresa , rispondendo alle velleità avversarie , con un bella ..rasoiata in diagonale , che fa la ..” barba al palo” , ma non di più , alla porta difesa dal neo entrato Morini .
Poi , più niente accade di particolarmente interessante fino alla fine del macht , con il verificarsi solo di qualche schermaglia di troppo , proprio nel finale dell’ incontro , interventi che servono solo a s.. Calderini forse eccessivamente gli animi e che portano , purtroppo , alla doppia ammonizione del nostro pur valido Fossati , il quale anche lui lascia anzitempo i suoi compagni in dieci , ripristinando così quella parità numerica delle forze in campo , in precedenza da loro perduta , e purtroppo , da noi , non adeguatamente sfruttata .
E così finisce 1 a 1 , con un mezzo bicchiere rimasto vuoto in mano o forse pieno , in mano nostra , che alla fine poteva tornar a noi anche tutto pieno.
Che dire , perciò , della nostra squadra , se non che , diventerà assolutamente decisivo affrontare con il giusto piglio , il prossimo turno previsto in trasferta a Campi , per capire davvero meglio , a quale obiettivo , la nostra compagine potrà davvero aspirare nel proseguo .
Solo una vittoria, infatti , potrebbe davvero ri…Lanciotto definitivamente quelle nostre ambizioni , maturate e cresciute bene , dopo le prime premesse iniziali dimostrate in campionato . Per il Grassina invece , vera sorpresa del torneo, le sorprese attese sotto l’ albero di Natale, potrebbe non finire qui, con ..Renna e.. Befani , due giovani in rampa di lancio, che fanno .. scopa con il modulo di gioco previsto dal loro Mister , modulo che ..calza loro molto bene a pennello , considerando pure ciò’ che è previsto nel regolamento vigente in termini di quote .
Buona settimana g