Firenze, 18 gennaio 2016 – Nuovo appuntamento con la seguitissima rubrica curata da Giacomo Grazzini: “Tutto il calcio minuto più… minuto meno. Il calcio ai tempi di Comunardo Niccolai”. Ecco il commento alla partita Figline-Porta Romana:
Nel Marzo del ‘ 64 , esordiva in Serie A , con la maglia viola, sul campo neutro di Pescara , contro il Bari , Ugo Ferrante, il mitico libero , nonché gigante buono , che dall’ alto dei suoi 188 cm , ha segnato pagine veramente importanti e gloriose nella AC Fiorentina , a cavallo degli anni sessanta e settanta .
Ferrante , detto Ughino, nella stagione dello scudetto, divenne famoso, anche per una sorta di patto goliardico , che lui stesso sancì con i suoi compagni di squadra , ed il cui contenuto , richiamava tale impegno annesso, riportato da me qui di seguito:
“…Dalla sconfitta col Bologna in poi , sconfitta rimediata in casa, per 3 a 1 , alla terza giornata di campionato del girone di andata , lui , e cioè Ferrante Ugo , solennemente promise , che non si sarebbe , mai più , tagliato i capelli fino alla successiva sconfitta in campionato …”.
Qualcosa scattò nelle menti e nei cuori dei nostri giocatori gigliati , in quel giorno , perché, da quel momento in poi , la Fiorentina avrebbe inanellato , solo e soltanto , una serie interminabile di risultati positivi , con sconfitte , quindi, pari a zero sulla tabella statistica della stagione 68/69 .
Il tutto avvenne , naturalmente , fino alla consacrazione di quel trionfo raggiunto solo ed ufficialmente, al triplice fischio finale , udito in ogni dove , allo scoccare del minuto novantesimo della penultima giornata di campionato , allorquando la vittoria di Torino , contro la Juventus , sanci’ , la definitiva e matematica conquista del secondo scudetto , che fu anche l’ ultimo scritto a caratteri color Viola nella Storia del nostro campionato .
Fu davvero singolare e divertente la scena , che vide protagonista Ferrante, ospite , quell’ 11 maggio 1969 , con tutta la squadra campione d’Italia , alla Domenica sportiva , dove, su invito del presentatore , onoro’ quel patto , ponendosi seduto , proprio, nel bel mezzo alla sala, tra gli invitati , per farsi acconciare la sua ormai lunghissima chioma bionda, che tanta forza a quel nostro ” Sansone ” aveva potuto regalare .
Ferrante , oltre che vincere quello scudetto , con la maglia viola e quel numero 5 , inseparabilmente a lui cuciti addosso , partecipò pure , come riserva di Pierluigi Cera , alla spedizione della Nazionale italiana in Messico nel 1970 , dove si laureò vice campione del mondo , senza mai giocare , di certo, una partita , ma portando in dote alla comitiva messicana , quel suo sorriso contagioso , che tanta serenità e spensieratezza aveva trasmesso a Riva e compagni , nei momenti delle maggiori difficoltà iniziali , dovute sia all’ altitudine eccessiva , che alla lontananza dai lori familiari assai patita .
Ferrante non era soltanto una torre insormontabile nel gioco aereo , ma era pure un giocatore , dotato di “piedi buoni” , e di un temperamento determinato , senz’altro, ma sempre e comunque fondamentalmente corretto , tanto che , sotto l’ aspetto disciplinare in campo , nella sua lunghissima carriera di difensore , detiene ancora l’ incredibile record di non aver mai subito , ne’ squalifiche e ne’ , tantomeno , una espulsione .
Ha vinto , tra l’ altro , sempre in maglia Viola , nel 1966 , prima una Mitropa cup , e poi una Coppa Italia , nello stesso anno, sconfiggendo in finale il coriaceo Catanzaro , dei due talenti offensivi Pippo Marchioro e Gianni Bui , dopo aver eliminato nei rispettivi scontri diretti , nientemeno che il Milan di Gianni Rivera nei quarti di finale e l’ Inter di Sandro Mazzola in semifinale .
Nel ricordo ed in onore di quella storica finale , disputata all’ Olimpico di Roma il 19 Maggio del 1966 , vinta dai gigliati per 2 a 1 , e decisa ai supplementari da un goal di Bertini , ecco qui riportata la formazione vincente:
Albertosi , Pirovano, Rogora , Bertini , Ferrante , Brizi, Hamrin , Merlo, Brugnera , De Sisti, Morrone.
A comprovar la sua grandezza , nella stagione 69/70 , Ferrante , ricevette , dalla stampa sportiva , addirittura, il premio di ” Calciatore d’oro” , imponendosi come Atleta dell’ anno, e , di conseguenza , meritando , la convocazione per i Mondiali Messicani , in programma da lì a poco .
Nel campionato 71/72 , pur tuttavia, un grave incidente di gioco , frattura del perone , subito a Roma , in seguito ad uno scontro durissimo con Scaratti , mise purtroppo fine alla sua gloriosa carriera , sia con la maglia viola della Fiorentina, che quella azzurra della nazionale Italiana .
Purtuttavia , grazie alla sua stazza ed alla sua classe infinita , continuò a far la differenza , successivamente , anche con la gloriosa maglia biancorossa del Lanerossi Vicenza , contribuendo , in maniera decisiva , almeno fino al campionato 74/75 , alla pur sofferta , ma sempre e comunque riuscita , permanenza nella massima seria della squadra berica, quella , cioè, non di un mero cotone mal vestita , ma di un puro Lanerossi definita .
Mi ricordo con nostalgia, la sua prima partita da ex viola, contro la Fiorentina, il 10 Dicembre del 1972 , incontro risolto per 1 a 0 a favore della Fiorentina , dal nostro capitan “Picchio” De Sisti , al 63mo minuto .
In ricordo di quell’ incontro , ecco , di seguito, riportata la forte formazione Viola , che venne così schierata , almeno inizialmente , agli ordini del Mr Liedholm , detto il “barone” , contro il Vicenza dell’ ex Ferrante:
Superchi , Galdiolo , Longoni, Roggi, Brizi, Orlandini, Merlo, Antognoni , Clerici , De Sisti , Saltutti .
Con altrettanto Amarcord, più per i tempi che furono che per altro , ma stavolta , condito da una punta di rilevante amarezza anche sportiva , mi ricordo molto bene , la bruciante sconfitta , rimediata dalla Fiorentina, tra le mura domestiche , il 21 Aprile del 1974 , giocando , sempre , contro quel Vicenza di Ferrante, questa volta uscito vittorioso per 1 a 0 dal “Franchi” , stadio espugnato grazie ad un goal siglato al ’76 , dall’ imprendibile ala destra , Oscar ” Flipper ” Damiani .
Giusto per la cronaca , fu un Vicenza da record , quello schierato al “comunale” , perché imbottito da ben 7 ex giocatori della Fiorentina , considerando poi , che, all’ epoca , un giocatore di calcio tesserato per una Società , era sottoposto ancora al ” contratto a vita “, e quindi rimaneva di proprietà della rispettiva squadra di appartenenza , fino all’ eventuale atto della sua definitiva cessione .
A quella particolare casualità , consumata a nostro sfavore , in quella triste Domenica di primavera, dettero un certo risalto , pure , i quotidiani sportivi , i quali , non a caso, titolarono il successo biancorosso , come “la Vendetta degli ex Viola redivivi ” .
Ricordiamo ai soli fini statistici , questa volta la formazione del Vicenza , specificando , però , con la dizione ” ( ex Viola) ” , a fianco di ciascuno, nello schieramento Vicentino , coloro che avevano già militato , sudato e combattuto , a suo tempo , con la maglia dal color viola acceso della Fiorentina .
Il Vicenza agli ordini del suo Mr Ettore Puricelli si schierava così :
Sulfaro ( ex Viola ) , Volpato, Longoni ( ex Viola ) , Bernardis, Berni ( ex Viola) , Ferrante ( ex Viola ) , Damiani , Perego M. ( ex Viola ) , Sormani ( ex Viola ) , Faloppa , Vitali ( ex Viola).
Purtroppo nel proseguo della sua vita , il destino riservo’ , al non ancora sessantenne Ugo Ferrante , una malattia davvero terribile ed incurabile , che da lì a poco , lo avrebbe condotto ad una morte prematura .
E così, nel ricordo del grande Ugo Ferrante , torre con la chioma al vento della impenetrabile difesa Viola della stagione scudettata 68/69 , passiamo ora a commentare la partita disputata dal Porta Romana, oggi impegnato in trasferta a Figline Valdarno , contro la squadra locale e cioè la Figlinese .
Stadio del Buffa ore 14,30 , pronti via.
Si comincia subito male, però , perché bastano appena 10 minuti di gioco , che la partita si mette, per noi , subito in salita , allorquando la Figlinese, come carico vincente , cala il suo… Badal… Assi sul campo verde , il quale , centravanti, dopo aver raccolto un cross insidioso di un .. Pellegrino , sulla fascia sinistra , in perpetuo ..movimento , sorprende da posizione defilata , il nostro portiere Cecchi , che non raggiunge con la punta delle dita , il tiro preciso in diagonale scoccato dall’ attaccante gialloblù , indirizzato con successo nell’ angolino basso alla destra del nostro numero uno.
Al ventesimo minuto , a seguito di un infortunio alla spalla , occorso al loro esterno Val .. Careggi , entra in campo per loro , un altro difensore , forse allo scopo di meglio… Protei , la loro difesa ed il il vantaggio iniziale da poco acquisito .
Al 32 minuto di gioco , una grande occasione in mischia sottorete , capita proprio sui piedi del loro capitano , il quale , con un intervento in .. “Scoscini” o meglio in scivolata o ancor meglio in spaccata , calcia fuori da posizione davvero favorevole , sprecando così la palla del raddoppio .
È così si va all’ intervallo senza avvertire altri grandi sussulti da ambo le parti .
Al quinto minuto della ripresa , solo il palo , nega , in maniera davvero clamorosa , la gioia del pareggio a Gurioli , il quale raccogliendo un tiro cross su punizione di Carfora, devia in rete a botta sicura , centrando il legno e non lo specchio , specchio , a lui , completamente spalancato, che riflette la sua e la nostra amarezza , per il buon esito dei nostri tentativi che deve ancora arrivare.
Al 20 mo minuto , buona azione sviluppata da Conti , sulla sinistra, il quale , dopo essersi liberato di un avversario converge al centro , tira in porta , quasi dalla linea di fondo , trovandosi , però , di fronte , un attento Scarpelli , pronto a deviare in calcio d’ angolo la conclusione ravvicinata del nostro bomber nonché capitano .
Al 25 mo , bella risposta di Cecchi , sempre su conclusione di Badalassi , questa volta lanciato a rete in contropiede dal suo stesso centrocampo , ma fermato all’ ultimo istante dal nostro numero uno .
Nel finale , comunque , spicca un’ ultima nostra azione offensiva , che costringe la squadra locale a ripiegarsi in difesa per meglio difendere il preziosissimo risultato ottenuto .
È così termina la partita di oggi , con l’ennesima sconfitta da parte nostra , sconfitta , questa volta , purtuttavia, figlia di un approccio iniziale , forse , un po’ troppo timoroso e poco incisivo , nei confronti dei nostri diretti avversari , ai quali , nonostante gli sforzi finali , non siamo riusciti a recuperar l’ iniziale loro vantaggio di misura , vantaggio alla fine per noi risultato fatale .
Comunque , d’ ora in avanti , è e sarà assolutamente vietato demordere ..!
Buona settimana
Giacomo