Firenze, 14 febbraio 2016 – Nuovo appuntamento con la seguitissima rubrica curata da Giacomo Grazzini: “Tutto il calcio minuto più… minuto meno. Il calcio ai tempi di Comunardo Niccolai”. Ecco il commento alla partita Firenze Ovest-Porta Romana:
La partita di sabato sera disputata allo Juventus Stadium di Torino , mi ha fatto ritornare in mente un’ altra famosa sfida del passato , che è divenuta ormai celebre nella storia del campionato italiano , e mi riferisco specificatamente all’ incontro che andò in scena al San Paolo il 15/12 / 1974 tra Napoli e Juventus ,con entrambe le compagini , che si presentarono all’ appuntamento quasi appaiate in vetta alla classifica , per una sfida che poteva significare per ciascuna di esse la conquista del primato di capolista .
Il Napoli , sotto la guida del Mister Vinicio , detto ‘ O Lione , ex grande bomber brasiliano del passato , aveva già dimostrato in quella stagione , fin da subito, di essere la vera rivelazione del campionato , perché , di fatto , era la prima squadra che , in Italia, praticava il ” gioco totale ” con successo , con i giocatori che si muovevano tutti insieme , con un movimento a mo’ di fisarmonica ,” uno per tutti e tutti per uno” , in perfetta sincronia, con un pressing a tutto campo ben articolato , sullo stile dell’ Olanda di Cruijf , movimento , quest’ ultimo , che metteva regolarmente in grande difficoltà ogni genere di avversario , che la compagine vesuviana andava via via ad affrontare .
Il modulo del Napoli , quindi, prevedeva in porta naturalmente , Gedeone Carmignani , terzini di fascia La Palma e Pogliana , centrali , lo stopper Bruscolotti ed il libero Tarcisio Burnich .
A centrocampo stazionavano gli ex Viola “Birillo “Orlandini e “Ciccio” Esposito , cursori dai ” piedi buoni” , coadiuvati dal regista di sangue puro partenopeo DOCG , il capitano storico “Totonno “Juliano .
In avanti accanto al numero sette , ” Peppiniello” Massa , eccoli la’ i due attaccanti rapaci , con un passato di color Viola ancora acceso , e cioè , Sergio Clerici detto il ” Gringo “e Giorgio Braglia , i quali facevano letteralmente impazzire a suon di goals le poverelle difese avversarie , che quei due andavano regolarmente ogni weekend , ” Bang Bang ” , a castigare .
La Juve , agli ordini di Carletto Parola , e cioè ” l’ uomo rovesciata ” simbolo delle figurine Panini , era naturalmente una squadra forte e completa in ogni reparto , a cominciare proprio dal suo capitano , nonché portiere titolare della nazionale Dino Zoff .
In difesa si ergeva a baluardo insuperabile, l’arcigno Claudio Gentile , posizionato in marcatura sulla seconda punta .
Accanto a lui , i due sardi Longobucco e Cuccureddu , si alternavano invece sulla fascia come terzini di spinta , mentre Scirea faceva il libero moderno , con licenza di sganciarsi in avanti alla Beckenbauer , per intendersi .
Francesco Morini, invece, pilastro della difesa , svolgeva il suo ruolo di Stopper in maniera tradizionale, e cioè , appiccicato alla prima punta avversaria dovunque egli andasse , anche fosse al bar , giusto per rifocillarsi o per una tazzina di caffè .
A centrocampo , l’ esperto Furino si dilettava a correre come un ” matto ” dietro tutti e tutto , con Fabio Capello in cabina di regia a dettare i tempi delle impostazione d’ogni azione e il “Barone” Franco Causio , con la sua classe , pronto ad inventare per le punte , poste lassù in agguato per sfruttar al meglio , leste leste, ogni suo assist .
Lassu’ in avanti , dicevo, ecco il “tandem del goal” , costituito da Anastasi e Bettega , un reparto coi fiocchi , che veniva completato sulla fascia , dalla velocissima e imprendibile ala destra Oscar ” Flipper ” Damiani , con il “vecchio ” Jose’ Altafini , sempre pronto ad entrare nel secondo tempo per dare il suo prezioso contributo da vero bomber di razza .
La partita, che si prospettava avvincente ed equilibrata , termino’ , invece , con una clamorosa disfatta per la squadra locale , e con un risultato finale che assunse le dimensioni tennistiche di un sonoro e ridondante 6 a 2 a favore dei bianconeri , una tegola quest’ ultima , che prospettava di già , davanti a se’ , un futuro davvero inquietante per le ambizioni di successo della società calcio Napoli e del suo ” Calcio totale” .
I motivi di tale disfatta , probabilmente , erano riconducibili , senz’altro , ad un atteggiamento sbagliato , con cui la compagine azzurra affronto’ tatticamente la partita , con le ciniche zebre bianconere che , dal canto loro , non fecero altro che sfruttare le ampie praterie che le si aprivano dinnanzi ad ogni ripartenza , con affondi che penetravano , in contropiede , come coltello nel burro nella sguarnita quanto indifesa metà campo partenopea .
In particolare la difesa a zona organizzata dal Mister Vinicio , fu impietosamente e ripetutamente castigata dai micidiali contropiedi innescati dal velocista Oscar Damiani , autore , tra l’ altro, oltre che di un paio di assists vincenti anche di una personalissima doppietta .
Le altre realizzazione furono opera di Altafini , Bettega, Causio e dal giovane Viola , per la Juve , mentre per i campani, il protagonista assoluto fu ancora lui , e cioè il solito Clerici , autore lodevole di una doppietta, ma anche di un rigore sbagliato .
Si racconta che a fine gara, lo sconsolato Luis Vinicius De Menezes , in arte Vinicio, rinominato al giorno di oggi come ” Lo Zeman degli anni settanta” , sceso nello spogliatoio a fine gara , chiese ai suoi giocatori se , per il proseguo , se la sentivano ancora nel voler continuare a praticare quel calcio a zona , che fino all’ altro ieri era stato adottato con ottimi risultati .
La squadra all’ unisono , con grande coraggio, rispose che voleva proseguire nell’ applicarsi ancora a quel progetto , perché nonostante l’ umiliazione subita nell’ ultima uscita , ci credeva ancora eccome , ed i risultati di questa scelta , alla fine , dettero ragione proprio alle maglie azzurre , color cielo di Napoli ed al suo Mister Vinicio detto ‘ O Lione .
Infatti quel Napoli , da quel momento in poi , fino alla fine del campionato, perse solo due volte , giungendo secondo ad appena due punti dalla Juve .
Insomma quello del 1974 / 75 fu davvero un campionato ricco di sorprese , talmente imprevedibile da essere rimesso clamorosamente in discussione a due giornate dalla fine , dalla pesante quanto indimenticabile ” Caporetto” subita dalla capolista Juventus a Firenze contro la Fiorentina .
La Domenica pomeriggio di quell’ 11 Maggio del 1974 , al pronti via della penultima di campionato , in ” Casa Juve ” i festeggiamenti erano stati già organizzati , con tanto di spumante messo in frigo , pronto per essere stappato al triplice fischio finale , per uno scudetto che , già dai più , era stato gia’ anticipatamente preannunciato con sfacciato ottimismo .
Ma furono proprio i bianconeri a subire una delle più cocenti ed umilianti sconfitte mai rimediate dai ” gobbi “nello stadio comunale di Firenze , fino a quel momento . 4 a 1 fu il risultato finale , un risultato per i Viola tutto da incorniciare , che rese meno amaro l’epilogo di un torneo , che per il popolo gigliato aveva già assunto i connotati di un campionato da archiviare.
In ricordo di quella memorabile vittoria , ecco le formazioni protagoniste di quell’ incontro schierate dai rispettivi allenatori Nereo Rocco e Carlo Parola.
Per la Fiorentina :
Superchi, Galdiolo , Lelj, Rosi, Pellegrini, Della Martira, Desolati, Caso, Casarsa, Antognoni , Saltutti.
Per la Juventus:
Zoff, Cuccureddu, Gentile, Furino , Morini, Scirea, Viola , Causio, Anastasi, Capello, Bettega.
Il risultato fu deciso , all’ inizio dell’ incontro da una sfortunata autorete di Zoff , con la palla che dopo aver colpito il palo carambolava sulla schiena del numero uno bianconero , finendo poi inevitabilmente in fondo al sacco .
Di seguito inoltre , sempre nel primo tempo , ecco il raddoppio di Antognoni , che servito in profondità da un Casarsa in stato di grazia , con un secco diagonale trafiggeva il portiere bianconero .
Nel secondo tempo un’ autorete di Rosi su di un traversone proveniente dalla sinistra , riapriva la partita .
Il freddo Casarsa , grande protagonista di quell’ incontro , dal dischetto del rigore a 10 minuti dalla fine, riportava il punteggio per i Viola a due goals di distanza dagli ospiti .
La prodezza di Caso nel finale , che con un pallonetto beffardo d’ esterno destro , infilava all’ incrocio dei pali l’ incolpevole Zoff , fissava meritatamente sul 4 a 1 il risultato finale , tra la comprensibile delusione del popolo bianconero , che già pregustava la gioia dello scudetto e che invece dovette rimandare la festa di una sola settimana , e l’ entusiasmo dei tifosi gigliati , contenti comunque per quello “sgambetto” fatto alla ” Signora del calcio ” , proprio sul finir della stagione.
E sulla scia di questi celebri eventi , che tanto contraddistinsero il campionato 74/74 , uno degli ultimi esempi del calcio romantico che fu , passiamo a raccontare la partita che ha visti oggi impegnati i giocatori del Porta Romana contro l’ Ovest Firenze .
Dopo aver prima perduto e poi finalmente ritrovato , domenica passata contro la Sestese , la …Bussola della nostra identità smarrita , ecco… l’ Ovest di Firenze come una della migliore occasione che ci poteva capitare per dare un .. Senso e ulteriore conferma a questo nuovo e positivo … orientamento .
Ma dopo appena 5 minuti di gioco dal fischio d’ inizio , ecco in arrivo un nuovo stop che si frappone tra noi e la giusta rotta teste ‘ intrapresa .
Da una punizione calciata da una posizione defilata lateralmente sulla sinistra del loro schieramento offensivo , il loro fantasista, che già ci aveva am.. Mazzoni nella finale play off di l’ anno scorso , pesca l’ incrocio dei pali alla sinistra di Cecchi , ed e’ subito 1 a 0 per loro .
Al 12esimo minuto , Torrini , a stretto contatto con un avversario rossoblù, entrato in area , cade per .. Terrafino , guadagnando , però , non il rigore richiesto, ma , fin da subito , una ammonizione per se’ stesso dall’ Arbitro Cavaliere di Paola .
Al 20esimo la svolta della partita , allorquando in seguito ad una doppia ammonizione , i loro numero Due , viene .. Chiani Chiani dall’ Arbitro , cacciato via negli spogliatoi.
Al 25esimo il loro capitano Terrafino , salva sulla riga di porta un tiro cross calciato da Gori.
Al 27esimo Santini servito da Chiarelli , calcia a botta sicura all’ interno dell’ area di rigore , ma Nucci c’è ..!
Al 30esimo Ciolli , pur stretto da due avversari , si disimpegna molto bene all’ interno dell’ area di rigore dell’ Ovest , riuscendo comunque ad effettuare un tiro che lambisce il montante alla sinistra del portiere Nucci.
Al 35esimo i nostri reclamano un fallo di mano provocato da un difensore avversario in area di rigore , rimediando però di contro solo un ‘ ammonizione per Ciolli.
Al 36esimo su un’ azione seguente ad una punizione fischiata a nostro favore, Servi con un bel tiro da fuori , colpisce il palo interno alla destra di Nucci.
Nella ripresa al 10mo con un bel tiro da circa 25 metri , Gori scheggia la traversa .
Al 15esimo goal annullato a Conti , pescato dal segnalinee in fuorigioco.
Al 30esimo grande parata di Nucci su deviazione di Conti , che corregge , da pochi passi , un cross partito dal piede del subentrato Fossati.
Al 35esimo, doppia e ghiotta occasione capitata al Porta Romana, il cui attacco non riesce a sfruttare , in entrambi i casi , adeguatamente i due corners a lei accordati dal Direttore di gara , nel giro di un minuto l’ uno dall’ altro .
Nel primo caso , Cioli di testa sfortunatamente colpisce il palo , mentre nel secondo caso , Nucci sventa da campione , la minaccia a lui diretta , con una parata d’ istinto .
Al 42 esimo , Santini a botta sicura , impegna ancora una volta severamente il portiere .
Al 46 esimo , e’ Sarti che , pescato molto bene da Chiarelli , di testa fallisce da pochi metri il bersaglio grosso, difeso da Nucci.
Infine è Chiarelli che , a tempo ormai scaduto, impegna con un tiro secco e forte il bravo Nucci , il quale respinge con un tuffo plastico , oltre che la palla al di là della linea di fondo anche le ultime residue speranze degli arancioneri di portarsi a casa almeno un prezioso pareggio in ottica salvezza .
In questo vero e proprio Festival delle occasioni mancate , con.. l’ Ovest , probabilmente , i nostri hanno perduto una occasione più unica che rara di dar continuità alla bella prova fornita domenica passata e fare così un decisivo passo in avanti nella classifica provvisoria .
Comunque il possesso di palla costantemente in mano nostra e la valanga delle occasioni oggi create , ci portano a pensare che il destino dei futuri risultati dipenda essenzialmente e quasi esclusivamente da noi .
E quindi , partita dopo partita , con questa convinzione , giochiamocela fino in fondo .
Buona settimana G