Firenze, 13 giugno 2016 – Intervista a Stefano Fiorini, dirigente responsabile dell’area tecnica del Porta Romana.
«Inevitabile cominciare questa intervista parlando del caso-Taiti: sono usciti articoli su giornali e siti, c’è stato un comunicato della società. Che cosa è successo nello specifico?»
«La stagione da poco conclusa, così travagliata, ha lasciato inevitabilmente degli strascichi. Nello specifico c’è stato un disaccordo tra società e Taiti sulla gestione dell’uscita di Chiarelli. Direi più sul metodo che sul merito, perché può anche essere giusto cambiare. Ma sono stati sbagliati i tempi e i modi, e inevitabilmente ci sono generate tensioni…»
«Il Porta Romana ha già annunciato tre acquisti. Chi sta facendo il mercato?»
«La costruzione delle squadre a Porta Romana è sempre stata una responsabilità condivisa tra più persone, sarà così anche quest’estate. Al momento stanno lavorando Geri, Mele e Bastianelli. Anche mister Miliani sta dando un contributo importante, è sempre presente, si informa e propone. Così mister Alessio Gelli…»
«Con Taiti è rottura definitiva?»
«Non credo che la situazione venutasi a creare con Lorenzo sia definitiva. Il Porta Romana degli ultimi anni è stato anche Taiti. E il Porta Romana dei prossimi anni sarà ancora Taiti. Se la sera non è impegnato in partite di calcetto con gli amici, i cancelli delle Due Strade per lui sono sempre aperti…»
«Un domani ci potrà essere una figura di direttore sportivo tradizionale a Porta Romana?»
«Difficile. Come ha giustamente osservato il presidente Terrazzi in una recente intervista, noi siamo diversi da altre società. Non migliori o peggiori, semplicemente diversi. Siamo una famiglia, è difficile che un esterno possa venire a casa nostra a comandare. Ovviamente le idee sono sempre bene accette, ma per andare d’accordo con noi bisogna prima di tutto saper ascoltare…»
«Quali strategie sta seguendo il Porta Romana nella sua campagna di rafforzamento?»
«Abbiamo una filosofia chiara: no ai mestieranti. A Porta Romana non vogliamo giocatori che pensano di poter vivere di calcio. Con i rimborsi spese non andremo mai oltre certi limiti, con le risorse a disposizione preferiamo piuttosto investire sulle strutture, sulle attrezzature, sui materiali sportivi. Vogliamo che ai nostri ragazzi non manchi niente quando vengono ad allenarsi o a giocare».
«Il Porta Romana ripartirà senza Chiarelli…»
«Quasi sicuramente sì. Quella di Niccolò è un’uscita dolorosa per tutti, ma probabilmente inevitabile. Un momento di distacco potrebbe fare bene sia alla società che a lui, per poi ritrovarsi in futuro. Il Porta Romana sarà sempre casa sua, ma talvolta è bene che il figlio un po’ ribelle esca di casa. Diciamo che, se lo accettano, Chiarelli andrà a fare un periodo di Erasmus fuori…»
«La sua non è l’unica partenza…»
«No, ma è l’unica partenza importante. I vari Murras e Cecchi sono stati a Porta Romana di passaggio, mentre Olivieri non rientra nei piani dell’allenatore…»
«Sono arrivati Bargelli, Morandi e il giovane Capineri…»
«Prima degli arrivi, diciamo che ci saranno anche diverse conferme, a cominciare da quella del capitano Gianluca Conti. A proposito, tutto il Porta Romana parteciperà con gioia al matrimonio di Gianluca e Elena il prossimo 3 luglio. Per quanto riguarda i nuovi, Bargelli è un giocatore che avevamo già provato a prendere in passato, ha il profilo da Porta Romana, è il tipo di scommessa che ci piace fare. E’ un ’88, per molti attaccanti alla sua età cominciano gli anni migliori. Morandi è un portiere che arriva con ottime referenze e grande entusiasmo, si spera possa mantenere le attese. Capineri è un ragazzo del ’98, con una maturità invidiabile, una famiglia solida alle spalle. E’ cresciuto nella Cattolica Virtus e anche questo è una garanzia. In ottica Juniores d’Elite, proprio con la Cattolica Virtus è in via di definizione l’accordo per un gruppo di ’99 di sicura prospettiva».
«Il Porta Romana ha fortemente voluto la partecipazione al campionato Juniores d’élite…»
«Di fatto sarà una vera e propria seconda squadra. Per il Porta Romana il campionato Juniores d’élite avrà la stessa importanza dell’Eccellenza. Mi fa piacere sottolineare come la decisione del C.R.T. di istituire il campionato regionale d’élite abbia anticipato di un anno la scelta della Lega di serie A di dare vita ai campionati Primavera A e Primavera B, con retrocessioni e promozioni. Di fatto per le società professionistiche la Primavera A sarà una seconda squadra. Così in Toscana sarà per la Juniores d’élite».
«Uno sguardo a quello che succede in casa dei nostri vicini. A Firenze sta facendo discutere la fusione Rondinella-Ponte a Greve…»
«Adesso sono più lontani… Per l’Oltrarno la Rondinella che si sposta ai confini con Scandicci non è una bella notizia…»
«Roberto Ciulli, presidente del Circolo Rondinella, sul Corriere Fiorentino ha scritto: il mio sogno nel cassetto sarebbe stato assistere a una fusione tra la Rondinella e il Porta Romana, ma questo, non so per quale motivo, sembra davvero impossibile…»
«A settembre Porta Romana e Rondinella avevano iniziato un percorso di avvicinamento davanti all’assessore Vannucci. Noi avevamo fatto un’apertura importante, c’era la piena disponibilità a trovare un punto di incontro. Già in passato avevamo proposto una collaborazione che iniziasse dalla scuola calcio e dal settore giovanile. Per il quartiere sarebbe stata una svolta importante, ma fummo respinti direi anche sdegnosamente. Parlando dell’oggi possiamo dire che dell’accordo con il Ponte a Greve abbiamo letto solo sul giornale. E’ la terza volta negli ultimi anni che si interrompe un percorso che avrebbe potuto portare ad una sinergia tra Porta Romana e Rondinella. La prima volta ci furono fatte addirittura delle richieste economiche. La fusione Rondinella-Ponte a Greve mette la parola fine a ogni possibile forma di collaborazione, il Ponte a Greve per noi è un competitor importante, e inoltre è affiliato con il Chievo Verona, e per noi chiaramente esiste una sola società professionistica di riferimento, la Fiorentina…»
«Tra Porta Romana e Rondinella è una storia che si ripete: timidi avvicinamenti e poi riappare la conflittualità. Come mai?»
«Noi siamo sempre gli stessi, mentre alla Rondinella negli ultimi anni c’è stato un certo… turn-over di presidenti. Prima Marco Venturini, poi l’avvocato Bagattini, quindi Stefano Volpini, adesso nuovamente l’avvocato Bagattini insieme con il presidente del Ponte a Greve Lorenzo Bosi. Ogni volta che si è insediato un nuovo presidente, è riapparsa la conflittualità verso il Porta Romana. E’ come se il frequentare un certo ambiente, dove si è sempre avuto tutto senza dare niente, comportasse il riflesso incondizionato di attaccare il Porta Romana, scaricando sul Porta Romana le loro attuali difficoltà e sviluppando l’errata percezione di essere in qualche modo defraudati. Poi queste persone escono dalla Rondinella e capiscono che le cose non stanno così…»
«Chiudiamo con una bella notizia: la società sta organizzando il 1° Memorial Giorgio Borchi, in programma a fine agosto…»
«La nostra intenzione è fare della manifestazione un appuntamento annuale di grande prestigio. La prima edizione, con due quadrangolari per Prime squadre e Juniores, si disputerà il 27 e 28 agosto. Parteciperanno Porta Romana, Galluzzo, Sestese e Grassina, ci sarà una classifica finale unica che terrà conto dei risultati ottenuti da Prime squadre e Juniores nelle rispettive categorie…»