Firenze, 1° marzo 2017 – Debutto con goal in Eccellenza per il centrocampista classe 1998 del Porta Romana Filippo Semplici, figlio dell’allenatore della SPAL Leonardo. Il giovane arancionero è entrato nella ripresa, realizzando il goal del definitivo 3-1 nella vittoria interna della formazione allenata da Claudio Targetti contro il Signa, ed andando poi vicinissimo ad una clamorosa doppietta.
Ovviamente raggiante, Filippo Semplici “rivive” il suo debutto in questa intervista al portale ToscanaGol. “È stata una bellissima sorpresa entrare, non credevo di scendere in campo poiché avevo giocato il sabato con la formazione Juniores. Il caso, però, ha voluto che un mio compagno avesse i crampi, così il mister mi ha fatto entrare”.
Il goal è stato di pregevole fattura. “Era una palla in profondità per un mio compagno di squadra che stava saltando insieme ad un avversario, io ci ho creduto, sono riuscito ad anticiparli e, trovatomi davanti all’ultimo uomo, ho visto il portiere un po’ distante dalla porta e ho deciso di calciare sotto la traversa”.
Cosa ti ha detto tuo padre quando ha saputo del tuo goal? “Era molto contento e mi ha fatto i complimenti. Poi mi ha chiesto come avevo fatto a sbagliare il secondo poiché ero davanti al portiere – ride Filippo – lui non ha potuto essere presente per gli impegni lavorativi, ma negli anni, quando le partite non coincidevano, è sempre venuto. Domenica sugli spalti c’erano mia madre e mio fratello”.
Per Filippo debutto con goal in Eccellenza, per Leonardo con la neopromossa SPAL secondo posto in Serie B ad una sola lunghezza dalla capolista Frosinone ed un sogno chiamato Serie A. “Viviamo molto tranquillamente questo momento, in famiglia siamo molto contenti per i successi che sta ottenendo mio padre”.
Il giovane arancionero ripercorre la sua carriera. “Ho iniziato da piccolo nell’Impruneta Tavarnuzze come attaccante, riuscivo a fare molte reti, ma con il passare del tempo sono arretrato a centrocampo perché mi piace più gestire il pallone. Da due anni sono al Porta Romana dove mi hanno accolto a braccia aperte e sono molto cresciuto”.
Essere allenato da tuo padre sarebbe un sogno? “Arrivare a quei livelli è il sogno di tutti, ma pur essendo bello, avrei difficoltà nei confronti dei miei compagni”.