Firenze, 13 gennaio 2019 – Il portiere arancionero Yuri Morandi in mixed zone al termine della gara contro il Poggibonsi (0-2): «C’è delusione e rammarico per questa sconfitta. Avremmo potuto fare qualcosa in più per metterli in difficoltà, poi anche alcuni episodi ci sono stati sfavorevoli. Loro hanno avuto l’occasione su rigore, poi hanno trovato il vantaggio con un gol da centrocampo, poi da lì la partita è stata tutta in salita. Ci abbiamo provato, ma ha prevalso la maggiore fisicità del Poggibonsi. Dietro hanno una coppia centrale difficile da superare. La vittoria del Signa non ci aiuta, resta il Foiano. Noi però non molliamo, vogliamo fortemente la salvezza, il campionato è ancora lungo. Dobbiamo stringere i denti, restare tutti uniti, crederci sempre. Il clima nello spogliatoio? I nuovi si sono inseriti subito, del resto è facile entrare nel nostro gruppo, siamo tutti ragazzi tranquilli. Bisogna essere un po’ più consapevoli dei nostri mezzi per riuscire a dare una svolta al nostro campionato, possiamo essere diversi da questi. Io vedo i miei compagni allenarsi durante la settimana, conosco le loro qualità, possiamo dare di più. Domenica la Fortis? Campo difficile, ottima squadra, ma noi non dobbiamo pensare agli altri ma a noi stessi, per migliorare e capire quello che non va. Tutte le domeniche per noi deve essere come una finale, possiamo raggiungere l’obiettivo. Mancanza di esperienza e ruolo dei “vecchi”? E’ vero, siamo un gruppo con un’età media bassa, del resto noi cosiddetti “vecchi” abbiamo 26-27 anni. Ma a mio avviso nel gruppo non mancano i leader, i ragazzi ci ascoltano. Parlo per me, dal mio ruolo di portiere, ma lo stesso vale per il nostro capitano. Poi ci sono il nuovo arrivo Giulio, lo stesso Lorenzo Costa davanti che ha grande esperienza. Ci sono ragazzi al primo campionato importante, ma con buone qualità. Glielo ripeto sempre, se si allenano bene e ci stanno con la testa diversi di loro possono fare strada nel calcio. Questo anno può essere una palestra importantissima, per qualcuno di loro può essere un trampolino di lancio…»