Firenze, 27 febbraio 2019 – Tredici punti nelle ultime 5 giornate, il Porta Romana vede più vicina la salvezza diretta, traguardo che sembrava quasi irraggiungibile dopo il k.o. di Foiano, e si prepara alla sfida di domenica contro la capolista Grassina. Il derby metterà di fronte le due squadre più in forma del momento. Le parole di mister Calderini: «Dopo le vittorie contro Valdarno e Bucinese dissi che dovevamo fare come i surfisti, trovata l’onda giusta, rimanerci sopra e cavalcarla il più a lungo possibile. In questo mese abbiamo fatto un percorso strepitoso, un grande appluaso va ai ragazzi, un gruppo eccezionale, come ho già detto in tempi non sospetti. Non hanno mai smesso di crederci, è bastata una scintilla per dare concretezza a tutto lavoro svolto, a tutti i sacrifici fatti nei mesi più duri. Ci è voluto del tempo a crearla, ma oggi la squadra ha una sua identità. I ragazzi hanno avuto fiducia nell’allenatore, ma soprattutto hanno creduto in sé stessi.
La partita contro la Castiglionese? Nei primi 25′ loro hanno fatto probabilmente meglio di noi a livello di gestione del gioco, siamo stati bravi a far passare il momento per poi colpire con Calosi. Nel secondo tempo, dopo il gol di Vecchi abbiamo avuto anche altre occasioni. Domenica a Grassina? Affronteremo la prima della classe, una squadra con valori tecnici importanti. Ovviamente non partiamo con i favori del pronostico, in questo momento però se fossi l’allenatore di un’altra squadra non vorrei incontrare questo Porta Romana. Senza presunzione, andremo a giocarci la nostra partita. La squadra è in fiducia, sono cresciuti tutti, in un gruppo quando le cose funzionano 1+1+1 è sempre maggiore di 3.
Calosi? E’ un 2001, ma in questo momento sta facendo la differenza. Deve continuare così, restando umile e concentrato.
Chiarelli? Nicco è un ragazzo splendido, è la persona che mi è stata più vicina qua al Porta Romana. Tiene tantissimo a questa società, per raggiungere al salvezza farebbe qualsiasi cosa, per questo quando gli ho chiesto di darci una mano nello spogliatoio non si è tirato indietro. Aiuta i compagni dall’interno e continua a fare il suo ruolo di direttore sportivo con grande capacità. E’ al primo anno da dirigente, ma un anno così come esperienza vale per 5. Dopo Foiano ci davano tutti per spacciati, se ci salveremo sarà come aver vinto un campionato.
Il difficile viene adesso, dobbiamo mantenere l’equilibrio. Restare concentrati per affrontare le partite che ancora mancano con l’orgoglio e la determinazione che ci ha contraddistinto in questo mese. Con l’entusiasmo di chi arriva di rincorsa. E’ come quando si fanno le corse in bicicletta, abbiamo ripreso i fuggitivi a 2-3 km dall’arrivo, ora andiamo a giocarci la volata. Sta a noi tagliare il traguardo della salvezza…»