Firenze, 7 aprile 2019 – Salvezza (quasi) matematica, la soddisfazione del ds arancionero Niccolò Chiarelli: «Ce l’abbiamo fatta! Se ho mai smesso di crederci? Mai! Ci ho sempre creduto, vedendo la squadra lavorare durante la settimana ho sempre avuto la certezza che i nostri valori non potevano non venire fuori. E così è stato. Voglio sottolineare il grande lavoro di mister Calderini, non solo per il risultato sportivo raggiunto, ma anche per quello che oggi ci troviamo grazie a lui, penso ad esempio ad un Vecchi o ad un Giachi cresciuti in modo esponenziale. Nel tracciare un bilancio di questa stagione non si può non ripartire da un dato: dopo tanti anni ci ritroviamo in casa dei giocatori di proprietà che rappresentano dei punti fermi della squadra. Guardarci indietro, pensare alla nostra situazione dopo la sconfitta di Foiano, ci dà la misura del lavoro che è stato svolto dal mister e dal suo staff: Leo, Paolo, il prof, Danilo e Tommaso. Voglio ringraziare la società, il presidente Taiti, gli Aficionados 1964, Rossano sempre presente come tifoso e adesso finalmente rientrato nel gruppo di lavoro. Per me è stato il primo anno da ds, ma un anno così vale per 5. A me è servito tanto, ho fatto sicuramente errori ma ho imparato anche tanto, un anno difficile che spero che possa servire a tutti, società in primis, per ripartire al meglio. Dubbi? Mai, quando parto sono abituato ad arrivare in fondo. Ho cominciato a lavorare con un obiettivo dichiarato: la salvezza della prima squadra e della juniores. La mia fortuna è stata trovare delle persone che hanno portato avanti il lavoro in maniera straordinaria. Più faticoso da ds o da calciatore? Da ds. Però questo anno mi ha dato maggiore soddisfazione. Futuro? Adesso teniamo alta la concentrazione fino alla Lastrigiana, vogliamo chiudere in bellezza. Poi ci metteremo a sedere per parlare…»