Firenze, 17 febbraio 2020 – Tre mesi esatti senza vittorie: l’ultimo successo arancionero è datato 15 dicembre, gli uomini di Lacchi vincendo 1-0 a Foiano conquistano il titolo d’inverno. Nel girone di ritorno, solo cinque punti in otto partite, con tre sconfitte e cinque pareggi. Domenica al “Bozzi” arriva il fanalino di coda Rignanese.
«Una gara che rappresenta il crocevia della nostra stagione – spiega il ds Niccolò Chiarelli – una vittoria ci consentirebbe di affrontare con fiducia e consapevolezza dei nostri mezzi le ultime sei giornate. Se non dovessimo vincere, allora potrebbe subentrare la paura, anche perché la classifica si è accorciata tanto. La partita di domenica è il classico “trappolone”. E’ una settimana decisiva, non servono tante parole ma occorrono presenza e compattezza. Stringiamoci attorno ai ragazzi, anche fisicamente. Questa settimana sarebbe importante che tutti rinunciassero a un’ora del proprio tempo per venire al campo ad incitare i ragazzi prima o dopo l’allenamento.
Come mi spiego il momento negativo? Non eravamo dei fenomeni prima, non siamo dei… “caproni” adesso. Come ci sono stati momenti positivi, partite decise da episodi favorevoli, sapevamo che sarebbero potuti arrivare anche dei momenti negativi. Oggi qualsiasi cosa ci va storta. Il post-Badesse non ha aiutato, e non solo per le pesanti squalifiche: quello che è successo ha inciso significativamente sul morale dei ragazzi. Ma non cerchiamo alibi, io ci ho sempre messo la faccia, ieri da giocatore, oggi come ds.
Sono convinto che tutto quello che di buono è stato fatto da agosto in poi non può essersi dissolto in un mese. Abbiamo la massima fiducia nel mister e conosciamo il valore di questo gruppo di giocatori. Ricordiamoci da dove siamo partiti: l’obiettivo di inizio stagione era una salvezza tranquilla. Nessuno ci ha chiesto di vincere il campionato, anche se fino a che è stato possibile ci abbiamo provato. I play-off? Ci sono tante squadre in corsa, sarebbe bello centrare un risultato che il Porta Romana nella sua storia ha raggiunto solo due volte.
La Juniores? Il rendimento è stato troppo altalenante. Sabato ci aspetta una partita importante a Lammari, bisogna assolutamente fare risultato. Anche per la Juniores occorre però ricordarci quelli che erano i nostri obiettivi: raggiungere la salvezza e preparare qualche giocatore per la prima squadra. In questo senso qualcosa di buona è stato fatto, ci sono alcuni prospetti interessanti. Ripeto, è il momento della presenza e della compattezza. Tutti uniti, per il Porta Romana».