Porta Romana, il 2021 che va in archivio e il 2022 che verrà: intervista al presidente Lapo Cirri

Firenze, 30 dicembre 2021 – Con il presidente Lapo Cirri ripercorriamo l’anno 2021 che sta per chiudersi, con l’augurio che il 2022 sia un anno di graduale ritorno alla normalità, per quanto le prossime settimane si prospettino ancora difficili (è di poche ora fa la decisione del CRT di posticipare la ripresa agonistica al 30 gennaio).

«Per prima cosa – dice Cirri – mi preme ricordare un punto di riferimento della famiglia del Porta Romana che purtroppo ci ha lasciato pochi giorni fa, Emilio Guercini. Come si legge nella bellissima lettera aperta scritta dal nostro vice-presidente Giacomo Grazzini e pubblicata sul nostro sito, “Emiglio”, così veniva chiamato dagli amici, è stato per 50 anni l’anima e il cuore della società, sempre presente ma mai sopra le righe, attento, brontolone ma sempre ironico, e spesso con un occhio più lungo di tutti. Emiglio ci mancherà immensamente, la sua presenza era un punto fermo nelle domeniche di campionato, fin dalla prima mattina quando condivideva i pre-partita assieme alla squadra per poi sostenerla dagli spalti, e nei nostri “martedì di Emiglio” dove eravamo spesso suoi ospiti nelle cene conviviali tra dirigenti. Non sarà più fisicamente con noi, ma sono certo che da lassù ci guarderà sorridendo e tiferà per noi. Ciao Emiglio».

«E’ stato un 2021 ancora caratterizzato dalla pandemia: a marzo la decisione, sofferta, di non prendere parte al mini-campionato di Eccellenza, a ottobre la ripartenza, sebbene con un format diverso con sole 12 squadre. Ma la tribuna del nostro stadio è finalmente tornata a riempirsi…»
«Questi primi 18 mesi della mia presidenza sono stati direi per lo meno “particolari”. Prima l’interruzione dei campionati, il lockdown, la ripresa per un paio di partite del campionato 2020/21, l’immediata interruzione alla quale è seguito un successivo periodo di assoluta incertezza, fino alla sofferta decisione di non partecipare ad un mini-campionato che non ci aveva assolutamente convinto. Ad agosto abbiamo ripreso, cercando di tirare una riga e ripartire con l’entusiasmo e con la speranza che finalmente si potesse pensare solo a giocare a calcio. Speriamo di riuscirci davvero. Vedere finalmente le tribune del nostro impianto nuovamente gremite sicuramente è stato motivo di enorme soddisfazione, ha dato un senso agli sforzi fatti che, credetemi, per noi come per tutte le altre società del calcio dilettantistico sono stati davvero enormi…»

«A livello sportivo, i risultati fin qui ottenuti non sono stati fino ad oggi del tutto all’altezza delle aspettative della società e dei sostenitori arancioneri…»
«Sicuramente le aspettative e le ambizioni con le quali abbiamo cominciato la stagione stridono con l’attuale posizione di classifica. Certamente a livello di infortuni non siamo stati fortunati, alcuni dovuti sicuramente al lungo periodo di inattività da cui i ragazzi provenivano, altri a casualità; poi ci abbiamo messo del nostro con espulsioni e squalifiche che potevano essere evitate, e tutto questo ci ha impedito di avere l’intera rosa a disposizione. Ciò però non è sufficiente a giustificare atteggiamenti sbagliati ed approcci alle partite non all’altezza, che spesso hanno compromesso prestazioni e risultati. Nonostante il format con gironi a 12 squadre conceda ristretti margini di recupero, sono ancora convinto che con l’organico a disposizione e, soprattutto, con la convinzione dei nostri mezzi e con il giusto atteggiamento, potremo tornare nelle posizioni di classifica che competono al Porta Romana».

«La Juniores, al contrario, dopo un inizio complicato ha finito l’anno in crescendo…»
«Una nota di merito a mister Gelli, al suo staff e al tutto il gruppo di ragazzi che, nonostante un organico numericamente ridotto, ed in tal senso siamo intervenuti sul mercato di dicembre, hanno dimostrato, permettetemi, di avere i giusti attributi. Come ho detto ai ragazzi ad inizio stagione la squadra Juniores deve rappresentare un trampolino di lancio ed una vetrina per la Prima Squadra, come sta già avvenendo per alcuni elementi che iniziano a farne parte in pianta più o meno stabile. E’ importante quindi che ci sia da parte di tutti il massimo impegno e disponibilità».

«A livello societario l’anno si è chiuso con l’ingresso in società di Stefano Carobbi. Cosa può dare al Porta Romana una figura del suo spessore? Quali sono gli obiettivi a breve e a medio-lungo termine di questa collaborazione?»
«Sicuramente l’entrata di Stefano all’interno della società, in un ruolo così importante che fino ad oggi non era coperto, ovvero Responsabile del Settore Tecnico delle nostre squadre, costituisce un tassello fondamentale nella riorganizzazione e completamento del nostro organico. Con la sua esperienza di “uomo di calcio” ed il suo immutato entusiasmo rappresenterà una risorsa fondamentale per i nostri allenatori e per tutto lo staff. Devo dire che fin dal primo giorno Carobbi si è integrato benissimo con tutto il gruppo, ed all’interno delle squadre ha già portato una reazione positiva ed una scossa che forse in questi primi mesi ci era mancata. Affineremo in questi primi mesi la collaborazione ed inizieremo una ambiziosa programmazione per la prossima stagione».

«A livello dirigenziale ricordiamo anche il ritorno ad un ruolo operativo di Lorenzo Taiti, che va ad affiancare il ds Niccolò Chiarelli…»
«Anche questo è stato un passo importante per il Porta Romana. Il rientro in qualità di Direttore Operativo di Lorenzo rappresenta una risorsa fondamentale: lui e Niccolò portano esperienza e dinamismo, fondamentali nelle complesse dinamiche di mercato e nella gestione delle rose delle squadre».

«Il 2021 ci ha regalato anche le nuove bellissime divise con la partnership con un marchio come Carpisa-Yamamay-Jaked…»
«Come già annunciato la scorsa stagione il sodalizio con il gruppo del Presidente Carlino, che ancora una volta ringrazio a nome di tutto il Porta Romana, ci onora e ci gratifica, e sono sicuro che potrà ancora durare a lungo: insieme studieremo sinergie e collaborazioni future, in ottica di marketing e pubblicità. Sicuramente la classifica ancora non ci premia, però possiamo dire che sicuramente siamo la squadra “più elegante”!»

«La famiglia arancionera nel 2020 si è allargata con la nascita di Bibe 1964. Cosa pensi di questa esperienza?»
«Bibe 1964 è stata una iniziativa partita quasi per gioco, ma devo dire che, grazie all’entusiasmo del presidente Locchi e del suo staff, ci sta appassionando ed entusiasmando sempre di più».

«In futuro ci sarà la possibilità di ricreare un settore giovanile e una scuola calcio del Porta Romana? E’ negli obiettivi della società?»
«Quello di ricreare un settore giovanile è un progetto mai abbandonato, ma non semplice, soprattutto in un momento come questo, e pertanto deve necessariamente passare attraverso sinergie e collaborazioni. In tal senso stiamo lavorando con Galluzzo e con S. Paolino per cercare di creare le basi di un progetto condiviso, con una maggiore compartecipazione di tutti ed a tutti i livelli, senza la quale, ed il mancato decollo del progetto Oltrarno ne è una riprova, le cose non possono funzionano. Il percorso è ancora lungo, ma noi ci crediamo fortemente».

«Cosa ti auguri per il 2022 del Porta Romana?»
«Come ho detto alla squadra in occasione della cena di Natale, l’augurio è, ahimè, lo stesso avevo già fatto lo scorso anno: spero veramente in un ritorno alla normalità da ogni punto di vista, di salute, lavorativo, sportivo, più in generale di vita. In questo anno è stato fatto tanto, la strada da seguire è più chiara, purtroppo la nuova ondata di contagi che sta interessando in queste settimane il nostro paese ci ricorda che il percorso è ancora lungo. A questo proposito, vista l’attuale situazione dei contagi che coinvolge moltissime società, concordo con la decisione di rimandare a fine gennaio la ripresa di tutti i campionati dilettantistici. Riprendere in questa situazione sarebbe stato inopportuno, non è opportuno rischiare di aggravare un contesto già sufficientemente preoccupante. Programmando la ripartenza a inizio febbraio ci sono tutti i tempi per concludere i campionati. In attesa delle determinazioni delle istituzioni sportive noi per precauzione avevamo già sospeso le nostre attività fino al 3 gennaio…»

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