Firenze, 29 marzo 2022 – Intervista a mister Fabio Guarducci: «Emozionato? Pensavo di affrontare questo ritorno con più distacco, ormai ho una certa età, invece devo dire che quando sono entrato nello spogliatoio, ritrovando i ragazzi pronti ad ascoltare quello che avevo da dire, ho provato delle sensazioni importanti. Ho preso coscienza anche della responsabilità che mi sono assunto.
Sono passati otto anni dall’ultima volta sulla panchina del Porta Romana, ma in questi anni più o meno sono stato sempre dentro l’ambiente arancionero, mi è mancato solo di allenare, per un motivo o per un altro sono stato allo stadio quasi tutti i giorni, l’approccio è stato abbastanza semplice sotto questo profilo.
Come ho trovato i ragazzi? Questo è certamente un gruppo con dei valori tecnici, ma la posizione di classifica oggi non è semplice. Il primo impatto è stato positivo, sia per noi che arrivavamo che da parte loro che ci ricevevano. Se è stata fatta questa scelta da parte della società è perché, senza stare a valutare le cause, le ragioni e i torti, si era arrivati ad un punto di saturazione. In certe situazioni la svolta è il tentativo di portare qualcosa di differente, non di meglio o di peggio, per riaccendere l’entusiasmo. In questo poco tempo l’unica cosa che posso fare è provare a riportare un po’ voglia di provare a fare.
Domenica contro il Foiano? Ci aspetta una partita difficilissima, è bene che tutti se ne rendano conto, dai ragazzi alla dirigenza, domenica è un crocevia, verso una direzione positiva o verso una posizione ad altissimo rischio. Una vittoria sarebbe un grosso scacciacrisi, allo stesso tempo quando arrivi alle ultime giornate è importante anche non cascare, a volte se si cammina invece di correre va bene lo stesso.
Domenica scorsa a Sinalunga abbiamo ottenuto un punto su un campo difficile, contro una squadra che classifica alla mano quest’anno ha fatto meglio di noi. Mi è dispiaciuto solo che dopo i primi 60’-70’ dove abbiamo fatto noi la gara, in maniera importante, ad un certo punto abbiamo perso un po’ di lucidità e di forza. Peccato non essere riusciti a concretizzare quello che abbiamo creato, poi negli ultimi 15’ ci siamo un po’ spenti e alla fine abbiamo rischiato anche di perderla, ma sarebbe stata una beffa.
Il mio futuro dopo queste partite? Sono qua per dare una mano in queste poche partite, il mio compito è aiutare i ragazzi e la società. Pensiamo solo ad uscire fuori da questa situazione, poi verrà l’estate…»