Firenze, 9 marzo 2015 – Nuovo appuntamento con la rubrica curata da Giacomo Grazzini: “Tutto il calcio minuto più… minuto meno. Il calcio ai tempi di Comunardo Niccolai”. Ecco il commento all’ultima partita di campionato:
Prima di affrontare il mio consueto commento sulla partita odierna , volevo porre la massima attenzione , ancora una volta , sulla prestazione sensazionale offerta dalla squadra della Fiorentina, che , come tutti sappiamo , è uscita gloriosamente vittoriosa per 2 a 1 , giovedì scorso , dall’ incontro tanto atteso e ben disputato dalla squadra gigliata , proprio contro la Juve , nostra avversaria storica , la quale si contendeva la disputa della gara di andata di coppa Italia a Torino . Sembrava , effettivamente , che quel vento che in settimana aveva soffiato così impetuoso a 163 km/h su Firenze e dintorni , si fosse d’improvviso , prima manifestato e poi abbattuto , con la stessa violenza di una piaga Egizia , anche nello Juventus Stadium di Torino , il quale flagello , dicevo, dopo aver preso le sembianze di un modulo di gioco a forma…Piramidale , alla fine , gliel’ ha fatta davvero pagare talmente … Salah.. ta alla malcapitata compagine bianconera, tanto che quest’ultima a fine gara , più che la Signora del ns campionato , sembrava essersi trasformata in una una vera e propria …Mummia in bende ed ossa . Questa impresa ricorda un po’ quella compiuta dai Viola nel ‘ 69 a Torino , contro la stessa Juve , partita che fu vinta per 2 a 0 , con rete di Maraschi e Chiarugi , risultato che decreto’ la vittoria matematica del secondo ed ultimo scudetto.
In quella compagine faceva , per l’appunto , parte integrante , anche un centrocampista tutto piedi e ” fosforo ” , praticamente un vero cervello del centrocampo , in forza , a quell’epoca , sia nella squadra Viola che nella Nazionale Italiana . Il soggetto in questione era , praticamente , una mezzala unica nel suo genere , perché dotata contemporaneamente di tecnica e di un realistico senso tattico , ma aggiungerei anche di una consistente resistenza fisica ,corsa , tenacia e visione di gioco, praticamente un regista onnipresente , un campione di sport , e tutto ciò nonostante gli inviti pochi lusinghieri che venivano a lui rivolti dai suoi stessi avversari di turno , del tipo ” … Ti prego Giancarlo … De Sisti dai tuoi intenti “, verso i quali, lui replicava implacabile : ” Occhio a tutti voi altri , chiunque voi siate, perché io … Picchio” . In settimana lo stesso Stefano Cecchi , giornalista sportivo del quotidiano QN , aveva giustamente respinto tutti quegli accostamenti che arrivavano un po’ in qua ed un po’ in là , e poi …Bada.. qui , e ..Badelj , da tutto il popolo ..Della Valle , tra la mezzala Viola di origine romana ed i vari giocatori , che militano attualmente nel calcio italiano. Il ” Petisso ” Pesaola allenatore della Fiorentina scudettata , a tal proposito si sarebbe espresso schiettamente così “… De Sisti e’ De Sisti e basta..! Io …Lodetti e lo ridico pure, perché effettivamente quelle caratteristiche sono solo .. Sua..rez e di nessun altro o chicchessia proveniente da ogni terra lontana baciata …Del Sol ..fossero anche lor ..Bulgarelli , perché tra l’altro, il ” Picchio ” non ha neanche le gambe da..Merlo ,anche se quando corre non trotta ma .. Faloppa , e se qualcuno si provasse a estorcergli anche un … Capello, … Pecci per lui , perché lui , si sa , e’ più duro e resistente del ..Ferrini , uno con il quale non ci si ac…Cordova tanto facilmente… ”
De Sisti iniziò e termino’ la sua carriera nella Roma giallorossa , la squadra ovviamente della sua città Natale , ma e’ stato proprio il periodo centrale della sua carriera quella che ha rappresentato maggiormente per lui e per tutti noi ,tifosi Viola , la fase più prolifica e brillante della sua storia calcistica . Furono questi gli anni in cui si distinse particolarmente realizzando grandi gesta , gesta che compì proprio mentre indossava la casacca Viola : ..ricordiamo a tal proposito, la già menzionata conquista dello scudetto e prima ancora , la grande gioia , per aver innalzato al cielo, la coppa Italia nella stagione 65/66 ; mentre , qualche anno dopo , e cioè nel ’68 , questa volta indossando la maglia della Nazionale , conquisto’ nientemeno che la vittoria di un campionato europeo , impresa memorabile che fu seguita subito dopo dalla conquista della ambita finale contro l’invincibile Brasile di Pelé , a Città del Messico nel Mondiale del ’70 , finale purtroppo perduta malamente per 4 a1. Durante tale competizione , De Sisti partecipo’ da vero protagonista , anche alla famosa ” Partita del secolo ” : Ricordiamo a tal proposito quella gloriosa squadra della Nazionale , che riuscì stoicamente , appunto, nello stadio Atzeca , a sconfiggere la “corazzata” della Germania per 4 a 3 e quindi procediamo :…In porta c’era Albertosi, terzini Tarcisio Burnich e Facchetti, stopper Rosato , Libero Cera , Mediano Mario Bertini , Ala tornante sulla destra Angelo Domenghini , Mezzala destra Sandro Mazzola, Regista De Sisti , Centravanti Boninsegna , Ala sinistra naturalmente , Gigi Riva , e seduto in panchina pronto per la staffetta con Mazzola , nientemeno che il Golden Boy , Gianni Rivera . La cronaca di quella partita fa parte ormai della storia , perché raccolse in quella notte , dentro di se’ , un tale coacervo di emozioni , che tutti noi amanti del calcio e tifosi della Nazionale, dovremmo poterla rivivere almeno una volta nella nostra vita , anche se la trama ed il finale e’ ormai ben noto a tutti .
Ma ancor prima di quella famosa semifinale , Picchio De Sisti , già’ a partire dal 66/67 con i Viola , si era messo in grande evidenza, disputando un ottimo campionato da regista , salendo conseguentemente e subito , alla ribalta delle cronache calcistiche, naturalmente insieme alla sua amata Fiorentina. In quella stagione ed anche in quella precedente , riuscì’ a far emergere da se’ stesso , per di più , sconosciute doti realizzative, riuscendo a siglare , alla fine del torneo , la bellezza di ben 6 reti , veramente tante , se riferite a quell’epoca ed a quel particolare ruolo, che solitamente viene interpretato, stazionando ben lontano dalla porta avversaria . Egli , inoltre , dimostrava già a quell’epoca ,sia in campo che fuori , di possedere i neuroni giusti e tipici per poter essere l’ Allenatore vincente del futuro anche di una grande squadra . Fu per questo che fu assoldato , dalla famiglia Pontello , praticamente subito dopo aver attaccato le scarpette al chiodo , e cioe’ nel ‘ 81 ,ad intraprendere , appunto , la carica di allenatore della stessa Fiorentina , con la quale Società , un anno dopo e cioè nel giugno ‘ 82 , rischio’ di vincere , addirittura, il terzo scudetto , con il grande rammarico di aver mancato il tricolore solo per un soffio, e cioè per un solo punto nella classifica finale , esito purtroppo risolto all’ultima giornata del campionato a Cagliari ,risultato quello li’ , che fu , a mio modo di vedere , gravemente condizionato da un arbitraggio assai discutibile.
Il lungo e drammatico testa a testa con la Juventus , durato tutto un girone di ritorno, rappresento’ per la squadra di De Sisti , una grande dimostrazione di carattere e di qualità tecnica , pensando , inoltre , che la società Toscana , per un bel po’ , non poté contare , neanche , sulla presenza fondamentale del suo asso e capitano Antognoni , vittima , durante la partita col Genoa, di un incidente grave alla testa , in seguito ad uno scontro terrificante con il Martina, protagonista di una uscita a Kamikaze sulla mezzala viola. Purtroppo poi nel pieno della sua promettente attività di Mister in ascesa , per De Sisti , ecco che arrivò una malattia abbastanza grave , che lo costrinse ad arrendersi prematuramente con il Calcio. Per la verità ,dopo il periodo di convalescenza , ci riprovo’ anche con l’ Ascoli , ma senza ricavare da questa ennesima esperienza troppo fortuna , forse anche perché la squadra marchigiana, a quell’epoca, era effettivamente , ancora un po’ troppo .. Rozzi e quindi molto poco attrezzata per affrontare e competere con le grandi squadre.
Ma torniamo senza perdere altro tempo , finalmente, a raccontare la gara odierna disputata dal nostro Porta Romana , contro il coriaceo San Gimignano …. Loro , medievali , con le loro temibili .. Torri e noi di risposta , in campo con .. Torrini , pronti per dare loro uno scacco matto .
Ore 15 pronti via :
Dopo 10 minuti circa , grande girata di Ciolli al limite dell’area di rigore avversaria , il cui tiro impegna severamente Mandorlini , che si esibisce in un bellissimo intervento plastico , deviando la sfera sopra la traversa . Sul calcio d’angolo seguente , grande occasione mancata da Pomo , che da pochi passi , solo soletto , colpisce in maniera anomale il pallone , con il collo cioè rincarato a mo’ di Tartaruga , dirigendo il suddetto tiro alto , appena sopra la traversa . Peccato ! Il gioco si sviluppa prevalentemente con lanci lunghi da ambo le parti , anche se il predominio del possesso di palla , rimane costantemente in mano , anzi nei piedi , del nostro centrocampo . A metà del primo tempo, Strambi si esibisce in una bella parata , salvando il risultato , a seguito di una insidiosissima punizione scoccata da Baccini dal limite della nostra area di rigore.
Nel secondo tempo si riparte meglio noi , anche se il gioco non si sviluppa in modo fluido come si vorrebbe . Una grande occasione capita , successivamente, sui piedi di Chiarelli , il quale lanciato a rete , solo davanti al portiere non riesce a calciare efficacemente , come sa far lui , forse perché ben contrato da un avversario che arrivava da tergo! Altra evidente occasione da goal capita su calcio d’angolo , proprio sui piedi di Sabia , il quale gira di poco alto sulla traversa . Poi a 10 minuti dalla fine un batti e ri.. Batistuta , nell’area piccola , non trova per noi , l’auspicato epilogo.
A tempo quasi scaduto, su calcio d’angolo , rischiamo addirittura di subire quella che sarebbe stata una ingiusta beffa finale . Il colpo di testa girata dal ns avversario transita a pochi passi dalla nostra porta , sfiorando il montante di sinistra . L’Arbitro infine , fischia la fine secondo me , anche in netto anticipo , e chi lo sa perché ? Forse perché non voleva perdersi affatto il bel tramonto che avrebbe ammirato sulla via del ritorno, strada che taglia la bellissima campagna verso Lucca !
Nota positiva che mi sentirei di registrare , riguarda la grande prestazione del nostro centrocampo , espresso in particolare , attraverso la fitta rete di passaggi transitati dai piedi di Bianchi e di Gori . Molto bene anche il comportamento della nostra difesa con Pomo e Sabia , anche se entrambi potevano essere maggiormente decisivi sfruttando al meglio le due grandi occasioni a loro clamorosamente capitate sotto rete avversarie .
Comunque un’altra bella prova di carattere oggi e’ stata compiuta dai nostri e per di più in trasferta, e sulle note di ” .. La mi porti un .. Baccini a Firenze ” in onore ed in coincidenza proprio della Festa delle Donne ….Una buona serata
Avanti così , forza Porta Romana, buona settimana g